🚨"Larry Ellison supera Zuckerberg: Oracle in ascesa"

🚨"Larry Ellison supera Zuckerberg: Oracle in ascesa"

Giorno: 18 luglio 2025 | Ora: 23:33 Larry Ellison, cofondatore di Oracle, è ora la seconda persona più ricca al mondo con 251,2 miliardi di dollari, superando Mark Zuckerberg, grazie all'aumento del 40% delle azioni di Oracle. Nonostante prospettive positive e 57,3 miliardi di dollari di entrate, le preoccupazioni riguardano la mancanza di chip propri e la concorrenza agguerrita nel mercato dell'IA.


Larry Ellison, cofondatore di Oracle, ha superato ufficialmente Mark Zuckerberg, diventando la seconda persona più ricca al mondo con un patrimonio netto di 251,2 miliardi di dollari, secondo l'indice dei miliardari di Bloomberg. Questo balzo è stato possibile grazie al recente incremento delle azioni di Oracle, che sono aumentate di oltre il 40% dall'inizio dell'anno, mentre gli investitori si concentrano su nomi che considerano vincenti nella corsa all'intelligenza artificiale.

Le azioni di Oracle hanno mostrato un notevole movimento, con analisi che rimangono ottimistiche sul titolo. Gli analisti riconoscono un valore di mercato premium, ma alcuni continuano a sostenere il titolo poiché credono che Oracle stia raggiungendo un momento cruciale nella sua evoluzione come grande fornitore di servizi cloud. Si segnala che l'azienda offre soluzioni cloud sia pubbliche che private, garantendo una completa gamma di software. Tuttavia, emerge anche la preoccupazione riguardo alla mancanza di chip propri, che potrebbe tradursi in uno svantaggio competitivo rispetto a giganti come Amazon, Microsoft e Google.

Per quanto riguarda i risultati finanziari, Oracle ha riportato 57,3 miliardi di dollari di entrate per l'anno 2025, ma rimane distante dai 245,1 miliardi di dollari di Microsoft. Questo porta a interrogarsi su come Oracle possa affermarsi nel mercato dell'intelligenza artificiale, dato che i clienti sono già ben radicati con i concorrenti. Infine, la questione se il progetto Stargate possa spingere Oracle verso una dimensione "hyperscale" rimane aperta, dipendendo dalla realizzazione del data center previsto.