🟨"Intelligenza Artificiale: La Convergenza tra Web2 e Web3"

🟨"Intelligenza Artificiale: La Convergenza tra Web2 e Web3"

Giorno: 13 giugno 2025 | Ora: 07:22 Negli ultimi mesi, l'intelligenza artificiale sta evolvendo da un modello centralizzato a uno distribuito, con il Web2 che diventa più accessibile e il Web3 che passa da concetti a pratiche concrete. La fusione di questi ambiti offre opportunità per un nuovo paradigma, in cui l'IA diventa un partecipante attivo con identità economica, assicurando efficienza e trasparenza. Nonostante le critiche al Web3, l'IA si adatta e prospera in entrambi i contesti.


Negli ultimi mesi, il campo dell'intelligenza artificiale ha mostrato un'evoluzione interessante. Si osserva un passaggio da un modello centralizzato a uno distribuito nel contesto del Web2, mentre il Web3 si sta muovendo da una fase di concettualizzazione a una più pratica. Queste due dimensioni stanno trovando un punto di incontro, grazie a un modello di "calcolo efficiente off-chain + verifica affidabile on-chain".

Per quanto riguarda lo sviluppo del Web2, l'introduzione di modelli di intelligenza artificiale leggeri e la diffusione di tecnologie come quelle di Apple indicano una crescente accessibilità. Le intelligenze artificiali non sono più limitate ai server cloud di grandi dimensioni, ma possono essere implementate su dispositivi mobili e terminali IoT. L'innovazione nel dialogo tra intelligenze artificiali, come nel caso di Claude e Gemini, segna un passaggio verso una cooperazione tra intelligenze, piuttosto che una mera operatività individuale. Tuttavia, con la distribuzione delle intelligenze artificiali, emerge la necessità di garantire la coerenza dei dati e l'affidabilità delle decisioni.

Passando al Web3, si nota un cambiamento significativo nell'approccio verso l'infrastruttura di base, con progetti che si concentrano su vari aspetti, come il calcolo decentralizzato e la rete di inferenza. Questa specializzazione consente una maggiore efficienza e un migliore funzionamento del sistema nel suo insieme. Con l'emergere di una domanda di infrastruttura solida, si sta assistendo a una diminuzione delle speculazioni legate a progetti superficiali, a favore di iniziative che rispondono a esigenze reali.

Questa convergenza tra Web2 e Web3 rappresenta un'opportunità unica. Mentre il Web2 sta raggiungendo una maturità tecnologica, manca di meccanismi di incentivazione economica e governance. D'altra parte, il Web3, pur presentando innovazioni nel modello economico, ha laggiù nella realizzazione tecnica. La fusione di queste due dimensioni può portare a un nuovo paradigma, in cui l'intelligenza artificiale non è solo un semplice strumento, ma un partecipante attivo dotato di identità economica.

In questo nuovo contesto, le risorse come calcolo, dati e inferenza si concentrano principalmente offline, ma è necessaria anche una rete di verifica leggera per garantire trasparenza e affidabilità. Questo approccio equilibrato ottimizza l'efficienza del calcolo e la flessibilità, assicurando al contempo la credibilità delle operazioni. Anche se alcuni considerano il concetto di Web3 come un'illusione, una visione lungimirante rivela che l'intelligenza artificiale, con il suo rapido sviluppo, non distingue tra Web2 e Web3, ma piuttosto si adatta e evolve in entrambi i contesti.