🟨"Il Regno Unito in Ritardo sulla Regolamentazione delle Risorse Digitali"

🟨"Il Regno Unito in Ritardo sulla Regolamentazione delle Risorse Digitali"

Giorno: 23 giugno 2025 | Ora: 14:46 Il Regno Unito è criticato per la sua indecisione nella regolamentazione delle risorse digitali, rischiando di rimanere indietro rispetto a UE e USA. Non è ancora stata fissata una data per il regime crypto, mentre altri paesi avanzano. Gli autori avvertono che è necessario agire rapidamente per non perdere il vantaggio.


La posizione poco chiara del Regno Unito riguardo alla regolamentazione delle risorse digitali sta suscitando forti critiche da parte degli operatori di mercato. Alcuni sostengono che la "procrastinazione politica" sia una delle ragioni principali per cui il paese sta rimanendo indietro rispetto all'Unione Europea e agli Stati Uniti nella definizione della finanza digitale.

In un post sul blog del 20 giugno, John Orchard, presidente, e Lewis McLellan, redattore dell'Istituto Monetario Digitale presso l'Official Monetary and Financial Institutions Forum (OMFIF), hanno affermato che il Regno Unito ha sprecato il proprio vantaggio iniziale nella finanza basata su ledger distribuiti. Secondo il post, intitolato "Il Regno Unito continua a perdere treni sulla finanza DLT", il paese, inizialmente atteso come esempio di regolamentazione per le criptovalute post-Brexit, continua a "parlare in modo non specifico di regolamentazione futura".

Attualmente, non è stata ancora confermata una data per l'attuazione del regime crypto da parte della Financial Conduct Authority, nonostante le proposte suggeriscano un avvio dopo il 2026. Nel frattempo, l'Unione Europea ha già messo in atto il framework "Markets in Crypto-Assets" (MiCA), mentre il Senato degli Stati Uniti ha recentemente approvato il "GENIUS Act", una legge fondamentale per stabilire normative sui stablecoin.

Un altro punto di critica riguarda l'approccio del Regno Unito ai stablecoin, che sono stati inclusi dalle autorità locali tra gli asset di investimento in criptovaluta, a differenza degli Stati Uniti che li considerano strumenti di pagamento distinti. Questa decisione ha lasciato perplessi molti nel mercato. La posizione iniziale della Banca d'Inghilterra ha ulteriormente approfondito le preoccupazioni, poiché il suo progetto di normativa richiedeva che i stablecoin sistemici fossero completamente garantiti da denaro della banca centrale, una condizione che molti operatori hanno ritenuto non sostenibile.

Nel frattempo, altre giurisdizioni stanno avanzando. A maggio, Hong Kong ha approvato una legge sui stablecoin e sta sviluppando rapidamente un ecosistema di tokenizzazione attraverso l'iniziativa Project Ensemble. Gli autori hanno anche lodato l'Autorità Regolamentare degli Attivi Virtuali degli Emirati Arabi Uniti (VARA) per essere un ente dedicato alla regolamentazione delle risorse digitali, a differenza del tentativo del Regno Unito di adattare istituzioni tradizionali a nuovi modelli finanziari.

In conclusione, sebbene il Regno Unito abbia guidato l'innovazione fintech negli anni 2010 e continui a beneficiare di vantaggi come fuso orario, lingua e sistema legale, la sua posizione non è affatto sicura. Gli autori avvertono che "i centri finanziari nascono e muoiono", esortando le autorità a prendere decisioni rapide.