Guerra dei Dazi 2025: La Nave da Mezzo Miliardo, Paul Tudor Jones e le Trattative di Bessent

Guerra dei Dazi 2025: La Nave da Mezzo Miliardo, Paul Tudor Jones e le Trattative di Bessent

Una Nave, Quattrocentodiciassette Milioni di Dazi

Il 24 aprile 2025, nel porto di Long Beach, in California, attracca una delle navi cargo più pesanti dell’anno: la OOCL Violet. A bordo, migliaia di container provenienti dalla Cina. Ma ad attendere questo colosso del mare non c’è solo il personale portuale, bensì una nuova realtà commerciale: il 145% di dazi su quasi metà del carico.

La nave era già stata caricata prima che Donald Trump, il 2 aprile, annunciasse la nuova ondata di tariffe. Quando è giunta in America, trasportava beni per un valore stimato di 564 milioni di dollari, con circa il 40% soggetto al dazio del 145%. Secondo le stime , questo ha significato almeno 417 milioni di dollari in nuove tasse da pagare subito. Il carico comprendeva di tutto: pesce surgelato, reggiseni, carrelli elevatori, scarpe, guanti medici, vestiti, pasta e perfino materassi gonfiabili.


Tariffe Variabili Durante la Rotta

La OOCL Violet aveva fatto tappa in vari porti cinesi: Dalian, Ningbo e Shanghai. Ed è proprio a Shanghai che, pochi istanti prima della partenza, il governo USA ha annunciato l’ultima impennata al 145%. Solo questo passaggio ha aggiunto 220 milioni di dollari in costi doganali.

Molte aziende coinvolte, come Worldlawn Power Equipment in Nebraska, non hanno avuto modo di reagire: la merce era già in viaggio. “Non sappiamo se questa situazione sarà permanente o temporanea. Siamo nella nebbia”, ha detto il direttore generale.


Chi Pagherà il Conto?

Alcune categorie sono state più colpite di altre. L’abbigliamento in maglia ha generato da solo 137 milioni in nuovi dazi, mentre articoli in plastica, elettronica, auto e strumenti medici hanno anch’essi contribuito pesantemente. Per alcuni, come Arctic Fisheries, il costo è diventato insostenibile. Il presidente Michael Kotok ha dichiarato: “Con i margini che abbiamo, dobbiamo per forza scaricare i costi sui clienti. Ma con contratti a prezzo fisso, rischiamo di chiudere.”


Paul Tudor Jones: Tagli in Arrivo, Ma Occhio al Mercato

In questo contesto infuocato, è intervenuto Paul Tudor Jones, leggendario investitore e fondatore dell’hedge fund Tudor Investment Corp. Parlando alla CNBC, Jones ha fatto una previsione forte: Trump taglierà i dazi alla Cina del 50%, ma i mercati potrebbero comunque toccare nuovi minimi.

Per Jones, la combinazione di una Federal Reserve ferma sui tassi e un presidente determinato sui dazi è “tossica” per Wall Street. Ha definito l’attuale regime tariffario “il più grande aumento fiscale dagli anni Sessanta”, avvertendo che senza un taglio dei tassi, il peggio potrebbe non essere ancora arrivato.


Trump Fa un Passo Indietro, Ma È Tardi?

Dopo il crollo dell’S&P 500 — che ha perso oltre il 12% in quattro giorni dopo l’annuncio del 2 aprile — Trump ha concesso una pausa di 90 giorni su alcune delle tariffe più dure. Jones, però, ritiene che l’idea di correggere il deficit commerciale con la Cina fosse valida, ma l’esecuzione “avrebbe dovuto essere molto più chirurgica”.


Bessent Rassicura i Mercati: Accordi in Vista

Ma un altro nome importante è entrato in scena: Scott Bessent, Segretario al Tesoro, che ha dichiarato pubblicamente che le trattative con diversi partner commerciali stanno proseguendo bene. Ha affermato che alcuni accordi potrebbero essere annunciati già entro la settimana e che si sta considerando una riduzione sostanziale dei dazi sui beni americani.

Ma ancora manca chiarezza..


Una Situazione Appesa a un Filo

Nonostante l’ottimismo moderato di Bessent, gli analisti restano cauti. Secondo Peter Oppenheimer di Goldman Sachs, anche se i dazi venissero revocati presto, il margine di rialzo per le Borse è comunque limitato, a causa delle valutazioni troppo alte.

La verità è che Wall Street è intrappolata tra la politica commerciale e quella monetaria. Se la Fed non si muove e Trump non dà segnali chiari e stabili, ogni rally potrebbe essere solo l’ennesimo rimbalzo di un mercato orso.

Le incertezze commerciali continuano a influenzare i mercati, dopo un periodo di forza che aveva visto l'S&P 500 chiudere in rialzo per nove sessioni consecutive prima del ritiro di ieri.

Il Presidente Donald Trump è previsto incontrare il Primo Ministro canadese Mark Carney per la prima volta oggi, in un contesto di relazioni tese tra i due storici alleati a causa di dispute commerciali e sulla sovranità del Canada. In notizie economiche correlate al commercio, il Dipartimento del Commercio ha rilasciato un rapporto che mostra un aumento del deficit commerciale negli Stati Uniti, che è salito a un record di 140,5 miliardi di dollari a marzo, rispetto ai 123,2 miliardi di febbraio.

Regno Unito e India annunciano un nuovo accordo di libero scambio!


Da un lato una nave carica di merce e di tasse, dall’altro investitori in allerta, e al centro un’amministrazione americana che sembra improvvisare tra dazi, trattative e dichiarazioni a effetto. Se da un lato Paul Tudor Jones vede la possibilità di un taglio ai dazi, dall’altro Scott Bessent promette nuovi accordi imminenti.

Ma per ora, il mercato resta instabile, i prezzi salgono sugli scaffali, e le imprese americane pagano il conto.