🟨"Giovani hacker e il furto da 243 milioni: una lezione di vigilanza digitale"

Giorno: 23 luglio 2025 | Ora: 10:42 Nel 2024, tre giovani hacker hanno rubato 4.100 BTC (243 milioni di dollari) tramite un attacco di social engineering. Dopo aver ingannato la vittima con telefonate fasulle, hanno ottenuto l'accesso ai fondi. La loro imprudenza sui social media ha portato all'arresto. Chetal, il più giovane, ha collaborato con le autorità, evidenziando la necessità di vigilanza genitoriale contro le frodi online.
Nel 2024, un attacco di social engineering ha portato alla scomparsa di circa 4.100 BTC, per un valore di 243 milioni di dollari, da un singolo conto di un vittima. Tre giovani, appassionati di videogiochi e diventati hacker autodidatti, sono riusciti a svuotare il portafoglio della vittima dopo aver ottenuto l'accesso tramite strategie di ingegneria sociale. Il più giovane del gruppo, Veer Chetal, a soli 19 anni, si è ritrovato a dover affrontare le conseguenze delle sue azioni, passando da una vita di lusso a una situazione legale complessa.
L'attacco è iniziato con una telefonata fasulla in cui si spacciavano per assistenza Google, seguita da una chiamata falsa di supporto Gemini, convincendo la vittima a resettare l'autenticazione a due fattori e trasferire i fondi a un portafoglio compromesso. Utilizzando AnyDesk, la vittima è stata indotta a condividere lo schermo e a rivelare la chiave privata del suo Bitcoin.
La situazione ha preso una piega strana quando, durante un livestream dell'evento, Chetal ha accidentalmente rivelato il suo nome, facilitando così le indagini di un investigatore di criptovalute. I tre hacker hanno continuato a commettere errori, mostrando la loro vita sfarzosa sui social media e rivelando ulteriormente le loro identità.
Nonostante le loro iniziali vittorie, alla fine tutti e tre sono stati arrestati. Chetal ha accettato di collaborare con le autorità e ha ammesso di essere coinvolto in un secondo furto, dove ha truffato una persona per 2 milioni di dollari, utilizzando nuovamente tecniche di ingegneria sociale. La sua storia dimostra quanto sia facile per i giovani cadere nella trappola del crimine informatico, ed evidenzia l'importanza della vigilanza genitoriale in un'epoca in cui la criminalità online è sempre più diffusa.
È fondamentale che i genitori siano consapevoli delle minacce digitali e delle tecniche di frode, promuovendo conversazioni aperte e monitorando il comportamento online dei propri figli. In un contesto economico digitale, l'informazione e la cautela non sono solo consigli, ma veri e propri strumenti di protezione.