🟨"FTX: Avviato Secondo Giro di Pagamenti ai Creditori"

🟨"FTX: Avviato Secondo Giro di Pagamenti ai Creditori"

Giorno: 31 maggio 2025 | Ora: 00:05 Il FTX Recovery Trust ha iniziato un secondo giro di pagamenti da 5 miliardi di dollari ai creditori, con distribuzioni che variano dal 72% al 120% a seconda delle richieste. I pagamenti, elaborati da Kraken e Bitgo, potrebbero influenzare i mercati delle criptovalute. Controversie persistono riguardo ai rimborsi, con creditori che ricevono solo il 10%-25% del valore delle loro partecipazioni. Alcuni creditori di 163 paesi non sono idonei ai rimborsi.


Il FTX Recovery Trust ha avviato un secondo giro di pagamenti ai creditori, iniziando il 30 maggio un’indennità di 5 miliardi di dollari per i creditori idonei delle classi Convenience e Non-Convenience che hanno completato i requisiti preliminari alla distribuzione. Secondo un annuncio del 28 maggio, i creditori riceveranno una distribuzione del 72% per i Dotcom Customer Entitlement Claims, del 54% per gli US Customer Entitlement Claims e del 120% per le Convenience Claims. Inoltre, sia i General Unsecured Claims che i Digital Asset Loan Claims riceveranno ciascuno una distribuzione del 61% secondo il piano di rimborso.

I destinatari dovrebbero ricevere le loro indennità entro uno o due giorni lavorativi dai partner ufficiali di distribuzione, Kraken e Bitgo. Gli investitori e i speculatori nel settore delle criptovalute seguono da vicino le distribuzioni ai creditori di FTX, poiché i rimborsi potrebbero influenzare i mercati delle criptovalute e causare volatilità dei prezzi nel caso in cui la liquidità venga liquidata o scambiata su exchange al dettaglio.

Il primo giro di pagamenti ai creditori di FTX per quelli con meno di 50.000 dollari in richieste è stato distribuito il 18 febbraio e ha totalizzato 1,2 miliardi di dollari. In quel momento, è stato segnalato che una “parte significativa” di questa somma potrebbe essere reinvestita nei mercati delle criptovalute.

Le indennità di FTX hanno suscitato controversie tra i creditori e i clienti dell'exchange ormai defunto. Nel settembre 2024, un creditore di FTX, Sunil Kavuri, ha condiviso documenti legali che stabilivano che i creditori sarebbero stati rimborsati in base alla data in cui la loro petizione era stata presentata, anziché ai prezzi di mercato attuali. A causa di tale decisione, i creditori hanno ricevuto solo il 10%-25% del valore delle loro partecipazioni in criptovaluta, come confermato dall'investitore stesso.

Kavuri ha nuovamente lanciato l'allerta a febbraio di quest'anno, richiamando l'attenzione su creditori di 163 paesi che non sono idonei a ricevere rimborsi, tra cui residenti in Egitto, Iran, Russia, Groenlandia, Pakistan e altri.