🚨"Flessione del petrolio: segnali di eccesso di offerta in arrivo"
Giorno: 18 luglio 2025 | Ora: 18:14 Il prezzo del petrolio è sceso per il terzo giorno consecutivo, evidenziando segnali di indebolimento del mercato. I futures del West Texas Intermediate sono scesi a circa 68 dollari al barile, con un aumento delle scorte a Cushing e una diminuzione della domanda di distillati. La preoccupazione per un'eccesso di offerta persiste, nonostante la crescita della domanda globale e l'innalzamento delle previsioni sul Brent da parte di Goldman Sachs. I premi per forniture immediate indicano una forte domanda a breve termine.
Il prezzo del petrolio ha registrato una flessione per il terzo giorno consecutivo, a causa di segnali iniziali di un indebolimento del mercato fisico. I trader stanno valutando la possibilità di un eccesso di offerta nella seconda metà dell'anno.
I futures del West Texas Intermediate sono scesi fino all'1.7%, scambiandosi intorno ai 68 dollari al barile, dopo che un rapporto settimanale dell'Amministrazione per l'Informazione Energetica degli Stati Uniti ha mostrato un aumento delle scorte nel principale hub di stoccaggio a Cushing, in Oklahoma, ai livelli più alti da giugno, mentre la domanda di distillati negli Stati Uniti è diminuita. Contemporaneamente, le scorte di greggio sono calate di 3.86 milioni di barili.
La preoccupazione per un possibile eccesso di offerta a fine anno persiste, poiché la crescita della domanda globale si raffredda, l'alleanza OPEC+ accelera il ritorno delle forniture sospese e la produzione nelle Americhe è in forte aumento. I parametri di prezzo indicano che la disponibilità è attualmente limitata, con un premio di 1.06 dollari sullo spread immediato del benchmark statunitense e le scorte di distillati, che includono il diesel, ai minimi dal 1996 in termini stagionali.
Nonostante i timori che le tariffe imposte dal presidente degli Stati Uniti possano danneggiare la domanda e che i piani di OPEC+ di ripristinare rapidamente le forniture possano portare a un surplus, il petrolio ha mostrato un aumento questo mese, proseguendo la tendenza al rialzo iniziata a maggio. Goldman Sachs ha recentemente alzato le previsioni sul Brent per questo semestre, pur mantenendo cautela riguardo al 2026.
Sebbene le scorte globali di greggio siano aumentate negli ultimi mesi, gran parte di questo accumulo si è verificato in mercati che influenzano poco i prezzi dei futures. I premi pagati dai trader per forniture più immediate, un modello noto come backwardation, indicano una forte domanda a breve termine. Secondo analisi recenti, la curva dei futures sul Brent rimane saldamente in backwardation nei primi quattro-sei mesi, suggerendo una certa tensione nel mercato.