🟨"Ethereum: Le Reti Layer-1 si Trasformano in Layer-2"

Giorno: 16 luglio 2025 | Ora: 10:49 Con la crescente pressione sulle reti layer-1, alcuni sostenitori di Ethereum propongono di diventare layer-2 su Ethereum. Jason Chaskin e Vitalik Buterin suggeriscono che le reti dovrebbero sfruttare la sicurezza e la comunità di Ethereum, semplificando le loro logiche. La Ethereum Foundation prevede di introdurre la zero-knowledge Ethereum Virtual Machine (zkEVM) per migliorare l'efficienza.
Con la crescente pressione sulle reti layer-1 per mantenere la loro rilevanza, alcuni sostenitori di Ethereum propongono una nuova direzione: diventare un layer-2 su Ethereum. Recentemente, Jason Chaskin, responsabile delle relazioni con le applicazioni alla Ethereum Foundation, ha avviato una discussione affermando che la maggior parte delle reti layer-1 diventerà layer-2 su Ethereum. Ha citato la recente transizione di Celo come esempio da seguire.
Chaskin ha spiegato che la transizione di Celo ha permesso alla rete di ridurre l'inflazione, semplificare il codice, accelerare i tempi di blocco e integrarsi con Ethereum, che vanta “la più grande comunità di sviluppatori nel settore delle criptovalute.” Mercoledì, Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha partecipato al dibattito suggerendo un percorso per chi è interessato a costruire reti layer-2.
Buterin ha condiviso e ampliato l'idea di Chaskin, affermando che il modo migliore per creare un layer-2 è fare pieno affidamento sui punti di forza di Ethereum, come sicurezza, disponibilità dei dati e resistenza alla censura. Ha proposto che le reti possano semplificare la loro logica diventando un sequencer e un prover rispetto all'esecuzione principale.
Invece di reinventare la ruota, Buterin ha suggerito che le reti layer-2 possano limitarsi a focalizzarsi sul loro sequencer, che determina l'ordine delle transazioni, e sul loro prover, che genera la prova che le transazioni sono valide e correttamente eseguite. Questo approccio, secondo lui, consente di raggiungere la “minimizzazione della fiducia e l'efficienza” che i costruttori di blockchain aziendali cercavano nei primi anni 2010, ma non riuscivano a realizzare.
Buterin ha aggiunto che ora, con i layer-2 di Ethereum, è possibile ottenere tali risultati, osservando che ci sono già esempi di come le caratteristiche del layer-1 proteggano i diritti degli utenti nel caso in cui qualcosa non funzioni correttamente nel layer-2. Le osservazioni di Chaskin e Buterin evidenziano un cambiamento di approccio per le reti blockchain, suggerendo che il passo più strategico potrebbe essere quello di smettere di competere con Ethereum e iniziare a costruire su di esso.
Le dichiarazioni di Buterin arrivano dopo che la Ethereum Foundation ha annunciato un piano per integrare una zero-knowledge Ethereum Virtual Machine (zkEVM) nella rete entro un anno. Il 11 luglio, Sophia Gold, sviluppatrice del team di supporto ai protocolli della Ethereum Foundation, ha pubblicato un piano per sostituire l'esecuzione tradizionale dei blocchi nella rete con prove a conoscenza zero (ZK-proofs). In questo modo, i validatori dovrebbero semplicemente controllare le ZK-proofs anziché rieseguire i blocchi delle transazioni per verificarli.