🟥 "Dollaro stabile dopo decisione Fed: tensioni geopolitiche e inflazione in aumento"

🟥 "Dollaro stabile dopo decisione Fed: tensioni geopolitiche e inflazione in aumento"

Giorno: 19 giugno 2025 | Ora: 03:59 Giovedì, l'indice del dollaro USA si è stabilizzato attorno a 98,9 dopo che la Fed ha mantenuto i tassi invariati, mostrando cautela. Il presidente Powell ha avvertito dell'aumento dell'inflazione e ha previsto due tagli dei tassi nel 2025. Il dollaro beneficia anche di flussi verso beni rifugio, mentre crescono le tensioni tra USA e Iran, con Khamenei che avverte di possibili danni irreparabili per gli USA in caso di intervento militare.


Giovedì, l'indice del dollaro statunitense si è mantenuto stabile attorno a 98,9, consolidando i guadagni ottenuti all'inizio della settimana dopo che la Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi d'interesse invariati, confermando una posizione cauta e dipendente dai dati.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha segnalato che l'inflazione potrebbe aumentare nei prossimi mesi, citando l'impatto dei dazi imposti dal presidente Donald Trump. Inoltre, la banca centrale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita e ha mantenuto la prospettiva di due tagli dei tassi di 25 punti base nel 2025, sorprendendo i mercati che si aspettavano solo un taglio.

Inoltre, il dollaro ha trovato supporto grazie ai flussi di denaro verso i beni rifugio, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. Le preoccupazioni riguardanti un possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran sono aumentate, con notizie che suggeriscono che Washington si stia preparando a un possibile attacco contro l'Iran.

Nel frattempo, il leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei ha avvertito che ci sarebbero "danni irreparabili" per gli Stati Uniti se dovessero intervenire militarmente.