🟥 "Dollaro in crisi: peggior avvio d'anno in 50 anni, l'euro vola"

🟥 "Dollaro in crisi: peggior avvio d'anno in 50 anni, l'euro vola"

Giorno: 2025-07-01 | Ora: 09:57:11 Nel 2025, il dollaro statunitense ha il suo peggior inizio d'anno in 50 anni, perdendo quasi l'11% e raggiungendo un minimo di tre anni a 96.60. Le preoccupazioni per la guerra commerciale di Trump e il debito di Washington pesano sulla valuta. Al contrario, l'euro guadagna terreno, avvicinandosi a $1.18. Gli investitori si preparano a ulteriori sviluppi economici, mentre il dollaro potrebbe continuare a subire pressioni.


Nel 2025, il dollaro statunitense affronta una crisi significativa, segnando il suo peggior inizio d'anno in oltre 50 anni. L'indice del dollaro statunitense (DXY) ha registrato una perdita di quasi l'11%, raggiungendo un minimo di tre anni a 96.60, un livello non visto dal marzo 2022. Questo crollo è attribuibile a preoccupazioni crescenti riguardo alla guerra commerciale di Trump e all'aumento delle esigenze di prestito di Washington, oltre ai timori che l'indipendenza della Fed sia in pericolo in un momento cruciale per l'economia globale.

Nel frattempo, l'euro e altre valute rivali stanno registrando guadagni significativi. L'euro continua a guadagnare terreno, avvicinandosi a $1.18, un livello che non si vedeva dal settembre 2021, e ha aumentato di oltre il 13% rispetto al dollaro dall'inizio dell'anno. Le grandi banche, che avevano scommesso su un possibile crollo dell'euro, ora si affrettano a rivedere le loro previsioni, poiché la domanda di beni rifugio si sposta verso i titoli di stato tedeschi e altre alternative. Anche altre valute principali, come lo yen e la sterlina, hanno registrato guadagni notevoli mentre gli investitori si allontanano dal dollaro.

Guardando al futuro, il dollaro potrebbe continuare a subire pressioni di vendita. Le incertezze legate alle politiche commerciali di Trump e il pesante debito degli Stati Uniti potrebbero minare la fiducia nel dollaro come riserva di valore. I trader si preparano a ulteriori sviluppi nella seconda metà dell'anno, come le prossime decisioni della Fed sui tassi di interesse e l'impatto reale delle tariffe sulla crescita statunitense. Nel frattempo, gli investitori euro sono ottimisti, con alcuni che prevedono un possibile test di $1.20 se la situazione macroeconomica continua a danneggiare il dollaro.