🟥 "Dollaro in calo: minacce tariffarie di Trump e dati CPI deludenti"

🟥 "Dollaro in calo: minacce tariffarie di Trump e dati CPI deludenti"

Giorno: 12 giugno 2025 | Ora : 04:32:20 L'indice del dollaro è sceso sotto 98.5, raggiungendo i minimi dal 2022, a causa delle minacce tariffarie di Trump ai partner commerciali. Nonostante ciò, il segretario al Tesoro ha suggerito una possibile estensione della pausa sulle tariffe. La pressione sul dollaro è aumentata anche dopo dati CPI deludenti, alimentando le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Gli investitori attendono il PPI per ulteriori indicazioni sull'inflazione e la politica monetaria.


Giovedì, l'indice del dollaro ha subito un indebolimento, scendendo sotto 98.5 e avvicinandosi ai livelli più bassi dall'inizio del 2022, a seguito di nuove minacce tariffarie da parte del presidente Donald Trump.

Trump ha annunciato l'intenzione di inviare lettere formali ai principali partner commerciali nelle prossime una o due settimane, delineando tariffe unilaterali destinate a esercitare pressione sui paesi per raggiungere accordi commerciali.

Nonostante il linguaggio duro, il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha segnalato una potenziale estensione della pausa attuale di 90 giorni sulle tariffe reciproche per i paesi che mostrano "buona fede" nei colloqui commerciali in corso.

Quest'anno, il dollaro ha affrontato una pressione di vendita sostenuta a causa dell'incertezza sulle politiche commerciali, che continua a erodere la fiducia degli investitori negli asset statunitensi.

Un ulteriore slancio al ribasso è arrivato da un dato sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) di maggio, che è risultato più debole del previsto, aumentando le aspettative di mercato per un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a settembre.

Ora tutti gli occhi sono puntati sul rilascio del PPI di giovedì per ulteriori indicazioni sull'andamento dell'inflazione e sulla traiettoria della politica monetaria.