"DePIN: Illusioni e Rischi nel Web3"

Giorno: 2025-05-12 | Ora : 09:38
Il concetto di DePIN (Decentralized Physical Infrastructure Networks) ha recentemente guadagnato notevole attenzione nel panorama del Web3, generando un nuovo clamore narrativo. Tuttavia, un'analisi più approfondita dei progetti attuali e dei loro modelli economici rivela una realtà preoccupante: oltre il 60% dei fornitori di dispositivi nel mercato DePIN proviene da Shenzhen Huaqiangbei, dove i prezzi dei dispositivi possono essere da 30 a 50 volte superiori ai prezzi all'ingrosso, portando molti investitori hardware a perdere ingenti somme di denaro.
Dopo il boom delle macchine minerarie Filecoin, il mondo del Web3 ha ripetutamente adottato il modello "economia incentivata + pacchetti scenici". Nella precedente ondata, il GameFi ha dominato la scena con slogan come “gioca per guadagnare token”, ma questi progetti non hanno sviluppato strade commerciali sostenibili. Il GameFi, infatti, ha visto un crollo significativo, con fluttuazioni estreme dei token e una fuga degli utenti.
Ora, il DePIN si presenta con l'idea che "tutto può essere DePIN": guadagnare token per attività quotidiane come ricaricare, telefonare o persino bere acqua. Questo sembra più promettente rispetto ai giochi virtuali, poiché tocca aspetti della vita reale, come energia e comunicazione. Tuttavia, la realtà è ben diversa. I token DePIN non sono riusciti a recuperare valore, lasciando gli investitori a guardare il proprio portafoglio svuotarsi, in attesa di un’ipotetica realizzazione ecologica.
Tra i progetti degni di nota, troviamo Helium, un tempo considerato un faro nel DePIN. Helium ha creato una rete decentralizzata LoRaWAN con i suoi hotspot, ma il sogno di libertà economica si è infranto quando i nodi in Cina sono stati bloccati, portando a un collasso del valore dei token e a perdite per i miner.
Un altro esempio è Hivemapper, che vende registratori di viaggio per raccogliere dati geografici in cambio di token. Nonostante l'apparente semplicità, il modello commerciale è debole: la qualità dei dati e il supporto dei token sono insufficienti per giustificare l'alto costo dell'hardware.
Jambo, che propone un telefono Web3 a un prezzo accessibile, ha venduto oltre 400.000 unità. Tuttavia, il valore reale del progetto è dubbio, poiché il modello di business non ha dimostrato di sostenere gli utenti a lungo termine.
Progetti come Ordz Game e TON Mobile mostrano un panorama simile, con promesse di guadagni che spesso si rivelano infondate. La mancanza di innovazione e il supporto limitato per i token portano a una scarsa liquidità e a esperienze utente deludenti.
Infine, Starpower rappresenta un caso emblematico di come i progetti DePIN possano diventare truffe. Con un prezzo elevato per dispositivi di base e una mancanza di chiarezza nel modello economico, l'azienda sembra seguire le orme di altre truffe nel settore.
In sintesi, mentre DePIN offre potenzialità teoriche illimitate per decentralizzare le infrastrutture fisiche e incentivare gli utenti, la realtà attuale è che la maggior parte dei progetti si concentra solo sulla vendita di hardware ad alto prezzo, spesso con modelli economici insostenibili. La vera sfida sarà vedere se emergono progetti DePIN in grado di creare valore reale per gli utenti, piuttosto che semplicemente sfruttare concetti di marketing per raccogliere fondi.