🟨CRYPTO ANALISI: "Nuove Regole Fiscali Favoriscono le Aziende di Criptovalute"

Giorno: 2025-10-04 | Ora: 01:06 Il Dipartimento del Tesoro e l'IRS degli Stati Uniti hanno introdotto nuove indicazioni fiscali il 30 settembre 2025, esentando le grandi aziende di criptovalute dal pagare tasse sui guadagni non realizzati in Bitcoin. Questa novità aiuta aziende come Strategy e MARA Holdings, che detengono enormi quantità di Bitcoin, evitando bollette fiscali elevate che sarebbero scattate nel 2026. La questione fiscale era emersa da normative conflittuali, ma ora le aziende possono escludere i guadagni non realizzati dal calcolo della tassa minima alternativa. Questa guida, sebbene provvisoria, supporta l'adozione del Bitcoin e livella il campo di gioco tra criptovalute e titoli tradizionali. Si prevede che diventi permanente, rappresentando una vittoria per le aziende crypto.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e l'Internal Revenue Service hanno recentemente fornito un importante vantaggio alle aziende di criptovalute. Le nuove indicazioni pubblicate il 30 settembre 2025 stabiliscono che le grandi corporazioni che possiedono Bitcoin non dovranno pagare tasse sui guadagni non realizzati, ovvero su quelli che non sono stati venduti.
Questa novità ha un impatto significativo su aziende come Strategy (ex MicroStrategy) e MARA Holdings, che detengono miliardi di dollari in Bitcoin nei loro bilanci. In assenza di questa guida, avrebbero affrontato enormi bollette fiscali a partire dal 2026, nonostante non avessero mai venduto le loro criptovalute.
Il problema fiscale era emerso a causa della collisione di due normative separate. La prima, l'Inflation Reduction Act del 2022, aveva introdotto una tassa minima alternativa per le corporazioni, mentre una successiva decisione contabile aveva obbligato le aziende a riportare le loro partecipazioni in criptovalute al valore di mercato attuale. Di conseguenza, i movimenti di prezzo del Bitcoin avrebbero generato “profitti” su carta, imponendo una tassa che le aziende non avrebbero potuto pagare senza liquidare beni.
La buona notizia per Strategy, che possiede circa 640.031 Bitcoin, è arrivata il 1° ottobre, quando il presidente Michael Saylor ha annunciato che l'azienda non si aspetta di essere soggetta alla tassa minima alternativa grazie alla nuova guida. Questo ha fatto schizzare il prezzo delle azioni di Strategy, mentre anche MARA Holdings ha tratto vantaggio da queste nuove regole.
Le aziende, tra cui Strategy e Coinbase, non sono rimaste in silenzio di fronte alla possibilità di enormi tasse. Hanno presentato una lettera congiunta al Tesoro, sollevando preoccupazioni riguardo il trattamento fiscale delle criptovalute rispetto a titoli tradizionali e la possibilità di dover vendere Bitcoin per pagare le tasse.
Le nuove indicazioni forniscono un'opzione di esclusione per i guadagni e le perdite non realizzati sugli asset digitali, consentendo alle corporazioni di non tener conto di queste variazioni nel calcolo della tassa minima alternativa. Sebbene la guida sia considerata "interim", le aziende possono già fare affidamento su di essa per le dichiarazioni fiscali del 2025.
Questa modifica non riguarda solo il Bitcoin; avrà un impatto su tutte le aziende con ricavi annui intorno al miliardo di dollari, inclusa la maggior parte delle aziende S&P 500. La guida non solo aiuta a risparmiare denaro, ma rimuove un grande ostacolo all'adozione del Bitcoin da parte delle corporazioni, livellando il campo di gioco e aprendo la strada a una maggiore integrazione delle criptovalute nei bilanci aziendali.
In sintesi, la guida dell'IRS di settembre 2025 risolve un problema che minacciava l'adozione del Bitcoin da parte delle corporazioni, assicurando un trattamento fiscale equo tra criptovalute e titoli tradizionali. Si prevede che queste regole diventino permanenti, consolidando così questa vittoria per le aziende che detengono criptovalute come asset treasury.
https://bravenewcoin.com/insights/irs-gives-crypto-treasury-firms-major-tax-break-on-bitcoin-holdings