🟨CRYPTO ANALISI: "Inflazione: Miran sfida le aspettative della Fed"

🟨CRYPTO ANALISI: "Inflazione: Miran sfida le aspettative della Fed"

Giorno: 16 dicembre 2025 | Ora: 09:25 Il governatore della Federal Reserve, Stephen Miran, contesta l'idea che l'inflazione rimanga sopra gli obiettivi, sostenendo che l'inflazione di base sia vicina al 2% grazie a distorsioni statistiche, in particolare nei dati sull'abitazione. Miran afferma che l'impatto delle tariffe sui prezzi al consumo è minimo e temporaneo, e che indicatori futuri suggeriscono una possibile disinflazione nei prossimi sei mesi. Le sue osservazioni aprono un dibattito interno sulla risposta della Fed alle pressioni inflazionistiche del 2022 rispetto alle attuali condizioni economiche. Con l'imminente pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo, si attende conferma o smentita delle affermazioni di Miran sulla percezione errata dell'inflazione e sulla politica monetaria.


Il governatore della Federal Reserve, Stephen Miran, sta contestando l'opinione prevalente secondo cui l'inflazione rimane ostinatamente al di sopra degli obiettivi. Le sue osservazioni giungono a pochi giorni dalla pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo di novembre, un dato economico che potrebbe influenzare il sentiment degli investitori nei confronti del Bitcoin.

Miran sostiene che l'inflazione di base sia già molto vicina all'obiettivo del 2% fissato dalla Fed, attribuendo gran parte del surplus a distorsioni statistiche piuttosto che a una domanda eccessiva. In particolare, ha evidenziato che l'inflazione legata all'abitazione, uno dei maggiori contributori all'inflazione core, è influenzata da misurazioni che non riflettono i canoni di mercato in tempo reale, creando una distorsione nel quadro inflazionistico.

Inoltre, Miran ha messo in discussione la convinzione diffusa che le tariffe statunitensi siano un fattore significativo nell'aumento dei prezzi. Sostenendo che la maggior parte dell'onere tariffario ricada sugli esportatori, ha stimato che l'impatto sui prezzi al consumo sia minimo e temporaneo. Al contrario, indicatori prospettici suggeriscono una possibile disinflazione nei prossimi sei mesi, spingendo a riconsiderare le aspettative sui tagli ai tassi di interesse in futuro.

In sintesi, le dichiarazioni di Miran avviano un dibattito interno alla Fed su se i decisori stiano ancora affrontando pressioni inflazionistiche risalenti al 2022, piuttosto che le condizioni attuali. Con la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo imminente, si attende di vedere se i dati confermeranno o contraddiranno le affermazioni di Miran riguardo a un'inflazione sovrastimata e a una politica monetaria potenzialmente già troppo restrittiva in vista del 2026.

https://www.tradingview.com/news/beincrypto:8c47651bd094b:0-markets-rethink-rate-bets-as-miran-challenges-inflation-narrative-before-november-cpi-release/