🟨CRYPTO ANALISI: "Dollaro USA: Stabilità delle Riserve nonostante le Fluttuazioni Valutarie"
Giorno: 21 dicembre 2025 | Ora: 22:50 Nel secondo trimestre del 2025, la quota globale di riserve del dollaro USA è scesa al 56,32%, ma il 92% di questo calo è attribuibile a fluttuazioni valutarie, non a cambiamenti nei portafogli delle banche centrali. Un rapporto del Fondo Monetario Internazionale (FMI) mostra che, nonostante i movimenti valutari significativi, le banche centrali hanno mantenuto stabile l'allocazione in dollari. Le variazioni nel valore del dollaro rispetto ad altre valute hanno influenzato solo i dati a livello valutario, senza significative modifiche nei fondi reali. Questo suggerisce che, contrariamente a quanto si pensi, le tendenze di dedollarizzazione potrebbero essere fuorvianti, e le banche centrali continuano a fidarsi delle valute tradizionali nonostante l'emergere di alternative digitali.
Nel secondo trimestre del 2025, la quota globale di riserve del dollaro USA è scesa al 56,32%, ma la maggior parte di questo calo, pari al 92%, è stata causata da effetti di cambio piuttosto che da modifiche nei portafogli delle banche centrali. Gli aggiustamenti valutari mostrano una lieve diminuzione della quota a 57,67%, indicando che le banche centrali hanno mantenuto in gran parte le loro partecipazioni in dollari.
Il nuovo rapporto del Fondo Monetario Internazionale (FMI) sulla composizione delle riserve ufficiali di valuta estera (COFER) fornisce importanti spunti per gli investitori in criptovalute che seguono le tendenze macroeconomiche. I dati rivelano che le banche centrali hanno mantenuto costante l'allocazione di dollari, anche in mezzo a significativi movimenti valutari durante il trimestre.
Il dataset COFER dell'FMI monitora le riserve valutarie di 149 economie in dollari USA. Nel secondo trimestre del 2025, i principali movimenti valutari hanno dato l'impressione di ampie riassegnazioni di portafoglio. Tuttavia, la diminuzione del dollaro contro l'euro e il franco svizzero ha influenzato la quota di riserve in dollari solo a livello valutario, mentre le banche centrali hanno fatto minime modifiche ai loro fondi in dollari.
Queste analisi forniscono segnali moderati per Bitcoin e altre criptovalute promosse come coperture contro la debolezza del dollaro USA. Le banche centrali non hanno diversificato lontano dal dollaro, nonostante la sua significativa svalutazione. Le tendenze di dedollarizzazione sono spesso sottolineate come possibili motori dell'adozione istituzionale delle criptovalute, ma i dati COFER, una volta aggiustati per i tassi di cambio, suggeriscono che queste tendenze possano essere fuorvianti senza il giusto contesto.
La stabilità delle partecipazioni in dollari nel secondo trimestre del 2025 dimostra che le banche centrali continuano a fare affidamento sulle valute tradizionali, nonostante l'attenzione crescente per le alternative digitali. L'FMI ha sottolineato che gli aggiustamenti dei tassi di cambio sono fondamentali per comprendere accuratamente i cambiamenti nelle riserve. Questi risultati aiutano a chiarire le tendenze globali che modellano i mercati delle criptovalute, fornendo agli investitori una visione più accurata della politica monetaria in mercati volatili.
https://www.tradingview.com/news/beincrypto:85eb023d8094b:0-imf-q2-2025-cofer-data-weakens-dedollarization-narratives-cited-as-bullish-catalysts-for-bitcoin/