🟨"Coinbase contro l'Oregon: lotta per la trasparenza sugli asset digitali"

Giorno: 12 luglio 2025 | Ora: 18:53 Coinbase ha fatto causa all'Oregon per il cambiamento della posizione sugli asset digitali, accusando il governo di mancanza di trasparenza e audizioni pubbliche. Paul Grewal di Coinbase critica l'azione legale come politica dannosa, mentre Ryan VanGrack sottolinea che l'Oregon è l'unico stato a citare in giudizio l'azienda. Questo avviene mentre si lavora a normative federali per chiarire il settore delle criptovalute.
Coinbase, il più grande exchange di criptovalute negli Stati Uniti, ha intentato causa contro funzionari dello stato dell'Oregon, accusandoli di aver cambiato silenziosamente la loro posizione sugli asset digitali. Secondo quanto riportato dal Washington Times, Coinbase chiede documenti pubblici per comprendere le motivazioni di questo cambiamento, sostenendo che sia avvenuto senza audizioni pubbliche o possibilità di intervento, violando così le norme di trasparenza.
Paul Grewal, CLO di Coinbase, ha affermato che la causa dell'Oregon, simile a quella della SEC, non ha fondamento e ha promesso che Coinbase farà tutto il possibile per vincerla. Ha criticato l'azione legale come politica e dannosa, in contrasto con gli sforzi bipartisan a Washington per stabilire regole chiare e giuste nel settore delle criptovalute.
Ryan VanGrack, vicepresidente delle controversie di Coinbase, ha sottolineato l'importanza della trasparenza per una buona governance, criticando il procuratore generale dell'Oregon per perseguire una causa che, a suo avviso, avvantaggia studi legali esterni a discapito dei cittadini dell'Oregon che desiderano scambiare asset digitali.
Questa situazione si è sviluppata dopo che il procuratore generale aveva già citato in giudizio Coinbase ad aprile, sostenendo che l'azienda avesse violato la legge non registrandosi presso i regolatori statali e federali. Dopo che il governo federale aveva abbandonato il caso contro Coinbase, l'Oregon ha presentato la propria causa, affermando che l'azienda vendesse criptovalute non registrate.
Coinbase osserva che per anni l'Oregon ha informato il pubblico che criptovalute come Bitcoin non erano soggette alle normative statali. Tuttavia, improvvisamente, ad aprile, lo stato ha cambiato posizione, avviando una causa contro l'azienda. Inoltre, ha sottolineato che lo stato ha assunto studi legali esterni che potrebbero ricevere una percentuale significativa dei guadagni in caso di successo della causa.
Infine, VanGrack ha evidenziato che l'Oregon è l'unico stato a citare in giudizio Coinbase, definendo l'azione sia intempestiva che inappropriata, considerando che la questione rientra sotto l'autorità federale. Questo avviene mentre i legislatori di entrambi i partiti stanno lavorando a normative per portare maggiore chiarezza nel settore delle criptovalute, con il Congresso che si prepara a votare su due progetti di legge chiave: il Clarity Act e il GENIUS Act, volti a garantire maggiore trasparenza e regole per l'industria degli asset digitali.