🟨"Bruxelles adotta un approccio morbido verso le stablecoin"

Giorno: 26 giugno 2025 | Ora: 15:45 La Commissione Europea adotta un approccio morbido verso le stablecoin, in contrasto con le preoccupazioni della BCE riguardo ai rischi di corse agli sportelli. Sottolinea che tali rischi sono improbabili e che le normative attuali gestiscono efficacemente la situazione. Questo ottimismo favorisce l'usabilità transfrontaliera delle stablecoin, essenziale per il loro valore.
Il principale organo esecutivo dell'Unione Europea ha adottato un approccio morbido nei confronti delle stablecoin, in contrasto con le preoccupazioni espresse dalla Banca Centrale Europea (BCE), suscitando ottimismo nel settore. In risposta ai timori della BCE riguardo ai potenziali rischi di corse agli sportelli derivanti dalla multi-emissione di stablecoin in Europa e nei paesi terzi, la Commissione Europea ha dichiarato che tali rischi sono "altamente improbabili". Un portavoce della Commissione ha spiegato che, anche nell'eventualità poco probabile di una corsa su un token emesso congiuntamente, i riscatti da parte di detentori esteri avverrebbero principalmente in giurisdizioni come gli Stati Uniti, dove circola la maggior parte dei token e dove sono detenute la maggior parte delle riserve.
Il cambiamento di approccio di Bruxelles nei confronti delle stablecoin straniere si discosta dagli avvertimenti precedenti della BCE, che ad aprile aveva pubblicato un documento informale sull'impatto della multi-emissione di stablecoin nell'UE e nei paesi terzi. La BCE aveva avvertito che un sistema di multi-emissione di stablecoin potrebbe indebolire notevolmente il regime prudenziale dell'UE per gli emittenti di token di moneta elettronica, aumentando la probabilità di una corsa agli sportelli.
In risposta alle preoccupazioni della BCE, la Commissione ha condotto un'analisi approfondita delle implicazioni della multi-emissione di stablecoin con paesi terzi, affermando che ci sono barriere istituzionali e normative significative che ostacolano l'adozione più ampia delle stablecoin straniere nell'area euro. La Commissione ha anche notato che la regolamentazione MiCA ha dissuaso i grandi emittenti esteri dal registrarsi in Europa, facendo riferimento a Tether, l'emittente della stablecoin più grande al mondo per capitalizzazione di mercato.
Secondo la Commissione, i rischi legati alla multi-emissione di stablecoin con paesi terzi sono gestibili con le politiche esistenti, in quanto agli emittenti può essere richiesto di avere un meccanismo di riequilibrio per garantire che le riserve nell'UE corrispondano alle detenzioni di token nell'UE. Juan Ignacio Ibañez, membro del Comitato Tecnico della MiCA Crypto Alliance, ha commentato che l'approccio della Commissione significa che non sarà necessario per gli emittenti come Circle distinguere funzionalmente tra USDC-US e USDC-EU, sostenendo il trattamento fungibile dei token emessi localmente e internazionalmente.
Questa notizia è stata accolta positivamente, poiché una parte fondamentale del valore di una stablecoin risiede nella sua usabilità transfrontaliera, una caratteristica ereditata dalla tecnologia blockchain stessa. L'imposizione di silos giurisdizionali potrebbe compromettere questa funzionalità fondamentale e degradare l'esperienza dell'utente all'interno dell'UE.