🟥 "Borse asiatiche cautelose dopo tregua tra Israele e Iran"

Giorno: 25 giugno 2025 | Ora: 11:52:22 Le borse asiatiche hanno chiuso con cautela mercoledì, dopo un aumento precedente grazie a segnali di tregua tra Israele e Iran. L'esercito israeliano ha segnalato la morte di sette soldati a Gaza. L'indice cinese Shanghai è salito dell'1,04%, mentre il Nikkei ha guadagnato lo 0,39%. Negli USA, le azioni hanno registrato un rally, sostenute da commenti sulla possibilità di tagli ai tassi da parte della Fed. Il Nasdaq è aumentato dell'1,4%, il Dow dell'1,2% e l'S&P 500 dell'1,1%.
Le borse asiatiche hanno chiuso con cautela mercoledì, dopo un significativo aumento nella sessione precedente, grazie a segnali di tregua tra Israele e Iran. Tuttavia, l'esercito israeliano ha riportato la morte di sette soldati durante i combattimenti a Gaza, dove continua la guerra con il gruppo militante palestinese Hamas.
Il dollaro statunitense ha faticato a recuperare terreno nel commercio asiatico, dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha rilasciato commenti equilibrati sulle prospettive di tagli ai tassi d'interesse. Nel frattempo, il prezzo dell'oro è aumentato leggermente dopo forti perdite nella sessione precedente, mentre il prezzo del petrolio è salito di quasi il 2%, rimanendo comunque vicino ai minimi di diverse settimane.
Il Shanghai Composite cinese è aumentato dell'1,04%, chiudendo a 3.455,97, mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell'1,23% a 24.474,67, sostenuto dalle aspettative di tagli ai tassi da parte della Fed e di un indebolimento del dollaro statunitense. I mercati giapponesi hanno registrato guadagni modesti, con il Nikkei che è salito dello 0,39% a 38.942,07, grazie ai titoli legati ai chip come Advantest e Tokyo Electron, che hanno guadagnato oltre il 3% ciascuno.
Al contrario, Olympus Corp ha subito un crollo del 10,6% dopo che la FDA statunitense ha emesso avvisi per fermare le importazioni di alcuni dispositivi medici prodotti dall'azienda in Giappone. Le azioni di Seoul hanno chiuso leggermente in rialzo, con il Kospi che è aumentato dello 0,15% a 3.108,25.
In Australia, i mercati hanno chiuso marginalmente in rialzo grazie ai guadagni delle banche, che hanno compensato i cali nel settore minerario. L'inflazione dei prezzi al consumo in Australia ha rallentato più del previsto a maggio, con misure core che hanno toccato i minimi di tre anni e mezzo, preparando il terreno per un terzo taglio dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia il mese prossimo.
In Nuova Zelanda, l'indice benchmark S&P/NZX-50 ha chiuso leggermente in calo a 12.460,96, estendendo le perdite per la sesta sessione consecutiva, in quanto le esportazioni e le importazioni di maggio hanno mostrato poche variazioni rispetto ad aprile.
Negli Stati Uniti, le azioni hanno registrato un rally durante la notte, sostenute da una fragile tregua tra Israele e Iran, che ha compensato i dati deboli sulla fiducia dei consumatori e i commenti di Powell sui possibili tagli ai tassi. Powell ha suggerito che un'inflazione più bassa e una minore assunzione di lavoro potrebbero portare a un taglio anticipato, spingendo i trader a scommettere su due riduzioni dei tassi entro la fine del 2025, con una prima mossa molto più probabile a settembre piuttosto che il mese prossimo.
Il Nasdaq Composite, fortemente orientato alla tecnologia, è aumentato dell'1,4%, il Dow ha guadagnato l'1,2% e l'S&P 500 è salito dell'1,1%, raggiungendo i migliori livelli di chiusura degli ultimi quattro mesi.