🟨"Bitcoin: Trend Sostenibile ma Rallentato"

🟨"Bitcoin: Trend Sostenibile ma Rallentato"

Giorno: 17 luglio 2025 | Ora: 14:36 Peter Brandt ha commentato le speculazioni su un possibile cambiamento del trend di Bitcoin, affermando che, sebbene BTC stia attraversando una fase cruciale, non mostra segnali di fallimento. Ha evidenziato che la crescita futura potrebbe necessitare di ingenti afflussi di capitale e suggerito che senza cambiamenti macroeconomici, la ripresa potrebbe essere difficile. Alcuni investitori notano che accumulare Bitcoin sta diventando più complicato e costoso, sollevando dubbi sulla sostenibilità dei forti movimenti di prezzo.


Peter Brandt ha recentemente affrontato le crescenti speculazioni su una possibile rottura del trend a lungo termine di Bitcoin. In un post condiviso il 13 luglio, ha affermato che, sebbene BTC stia raggiungendo una fase cruciale, non mostra segni di un fallimento strutturale. Il suo grafico, basato su un modello di regressione parabolica che copre l'intera storia di Bitcoin, ha sollevato domande tra i suoi follower riguardo alla necessità di afflussi di capitale significativi per una futura ripresa, suggerendo che potrebbero essere necessari investimenti nell'ordine di decine di trilioni.

Brandt ha evidenziato che, senza un cambiamento radicale nella struttura delle valute di riserva globali, ci si avvicina a un climax in questa avanzata. Sebbene ci sia ancora spazio per la crescita, ha indicato che ulteriori movimenti verso l'alto probabilmente richiederanno un maggiore capitale e potrebbero dipendere da ampie variazioni nei mercati globali. La sua posizione suggerisce che Bitcoin sta entrando in una fase più lenta del suo ciclo, mantenendo intatto il trend, ma con un possibile cambiamento nella velocità e nella facilità dei guadagni.

Alcuni investitori sostengono che accumulare Bitcoin stia diventando sempre più difficile su larga scala. Con l'impegno di compratori istituzionali e tesorerie a somme più elevate, ricevono meno BTC in cambio. Questo aumento dei costi ha portato alcuni a dubitare della realizzabilità di forti movimenti di prezzo. Brandt non esclude questa possibilità, sottolineando che senza cambiamenti macroeconomici significativi, la prossima ripresa potrebbe essere più difficile da sostenere.