🟨"Bitcoin: da risorsa limitata a bene deflazionistico"

Giorno: 10 maggio 2025 | Ora: 12:28 La quantità di bitcoin è limitata a 21 milioni, ma non è di per sé deflazionistica, poiché ogni giorno vengono estratti nuovi BTC. Tuttavia, Michael Saylor ha trasformato il bitcoin in un bene deflazionistico acquistando BTC più velocemente di quanto vengano coniati, creando una fornitura illiquida e stimando un tasso di deflazione annuale di -2,23%. Dal 2020, ha accumulato oltre 555.000 BTC, con un valore di quasi 58 miliardi di dollari e un profitto non realizzato di circa 20 miliardi.
La quantità di bitcoin è limitata a 21 milioni, ma questo non lo rende di per sé un bene deflazionistico. Infatti, ogni giorno vengono estratti nuovi BTC, senza che alcuna unità venga distrutta nel senso tradizionale del termine, il che contraddice l'idea di deflazione.
Tuttavia, secondo il CEO di CryptoQuant, la strategia adottata da Michael Saylor, co-fondatore di una nota azienda, ha trasformato il bitcoin in un bene deflazionistico. La deflazione implica che l'offerta di un bene diminuisca nel tempo. Pertanto, i nuovi BTC coniati quotidianamente (circa 450) non rientrano in questa categoria. In confronto, altre criptovalute come BNB hanno meccanismi di "burn" che riducono l'offerta complessiva.
Nel caso del bitcoin, Saylor ha acquistato BTC a un ritmo più veloce rispetto a quanto vengano estratti, creando così una fornitura illiquida. Questa accumulazione ha portato a una stima di un tasso di deflazione annuale di -2,23% per il bitcoin, una percentuale che potrebbe aumentare se si considerano altri grandi detentori di BTC che seguono strategie simili.
Dal settembre 2020, l'azienda ha iniziato un'importante accumulazione, acquistando oltre 21.000 BTC in un periodo in cui il prezzo era sotto i 10.000 dollari. Nonostante le fluttuazioni del mercato, che hanno portato a un crollo del prezzo sotto i 20.000 dollari, l'azienda ha continuato ad accumulare bitcoin. Attualmente, possiede oltre 555.000 BTC, con un valore stimato di quasi 58 miliardi di dollari, generando un profitto non realizzato di circa 20 miliardi di dollari.