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Aumento dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone

Dopo mesi di attesa e speranze, i trader hanno finalmente ottenuto ciò che desideravano: un aumento dei tassi di interesse in Giappone. Tuttavia, la reazione dello yen è stata piuttosto contenuta. Scopriamo perché.

Banca del Giappone alza i tassi

Il cambio USDJPY è diminuito di circa lo 0,8% venerdì mattina, subito dopo che la Banca del Giappone ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al loro livello più alto dal 2008. Lo yen ha guadagnato circa 120 pips contro un dollaro più debole, ma non si può dire che sia stata una performance eccezionale. La mossa della Banca del Giappone di aumentare i costi di prestito al livello attuale di 50 punti base era attesa dai trader a livello globale, il che spiega il successivo rimbalzo dal minimo della sessione di ¥154.90 a ¥155.60, con guadagni quotidiani quasi nulli.

Altri aumenti dei tassi? Forse

Non ci sono state indicazioni chiare nel discorso del governatore della BoJ, Kazuo Ueda, riguardo a un possibile prossimo aumento dei tassi. Ueda ha promesso di monitorare la situazione e valutare se sarà necessario un ulteriore aumento. La mancanza di reazione dello yen a questo aumento potrebbe essere una buona notizia per la Banca del Giappone: un aumento troppo rapido potrebbe ridurre i prezzi delle importazioni e complicare il percorso verso ulteriori aumenti dei tassi.

Il dollaro tiene in allerta i concorrenti

Dall'altro lato del mercato, il dollaro statunitense sta dominando il mercato forex ora che Trump è impegnato a firmare quanti più ordini esecutivi possibile. Sono in arrivo dazi per le nazioni vicine (e per la Cina), mentre una deregulation su larga scala cerca di liberare ulteriore crescita economica. Tutto ciò è teoricamente molto favorevole per il dollaro, e naturalmente i trader hanno accumulato scommesse lunghe sulla continua fase rialzista della valuta americana.