🟨"Arrestato fondatore di criptovalute per riciclaggio da 530 milioni"

Giorno: 10 giugno 2025 | Ora : 02:20 Un fondatore di criptovalute, Iurii Gugnin, è stato arrestato a New York per aver trasferito 530 milioni di dollari da banche russe sanzionate, usando la sua azienda Evita Pay. È accusato di frode, riciclaggio e operatività non autorizzata. Se condannato, rischia la vita in prigione. Ha mentito alle banche e ignorato norme anti-riciclaggio, trasformando la sua azienda in un "tubo clandestino" per soldi sporchi.
Un fondatore di una società di criptovalute è stato arrestato a New York con l'accusa di aver utilizzato la sua impresa, Evita Pay, per trasferire circa 530 milioni di dollari dagli istituti bancari russi sottoposti a sanzioni negli Stati Uniti, aiutando così i russi ad accedere a tecnologie americane altamente sensibili.
Iurii Gugnin è stato colpito da un'accusa di 22 capi e dovrà affrontare accuse legate a frode elettronica e bancaria, riciclaggio di denaro e operatività di un’attività di trasferimento di denaro non autorizzata, tra le altre, come comunicato lunedì dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Se condannato, Gugnin potrebbe passare il resto della sua vita in prigione. Questo caso rappresenta l’ultima manifestazione dell’uso delle criptovalute per cercare di eludere le sanzioni e riciclare fondi. Secondo il Dipartimento di Giustizia, Gugnin avrebbe gestito un vasto schema di riciclaggio di denaro dal giugno 2023 fino a gennaio 2025, elaborando transazioni in stablecoin Tether USDTUSD per clienti russi legati a banche inserite nella lista nera come Sberbank e VTB.
Secondo quanto riportato, Gugnin avrebbe trasformato la sua azienda di criptovalute in un “tubo clandestino per il denaro sporco”, muovendo circa 530 milioni di dollari attraverso il sistema finanziario statunitense per sostenere le banche russe sanzionate e aiutare gli utenti finali russi ad acquisire tecnologie americane sensibili. Il Dipartimento di Giustizia ha sottolineato che non esiterà a perseguire chi mette in pericolo la sicurezza nazionale consentendo ai nemici esteri di eludere sanzioni e controlli all'esportazione.
Inoltre, Gugnin avrebbe mentito alle banche statunitensi riguardo ai legami di Evita con la Russia, manipolato fatture per nascondere le identità dei clienti e ignorato le norme anti-riciclaggio, nonostante avesse registrato Evita Pay come un'attività di trasferimento di denaro in Florida utilizzando dichiarazioni false.
È emerso che Gugnin avrebbe anche effettuato ricerche online su temi come “Sono sotto indagine” e “Segnali che potresti essere sotto indagine criminale”, suggerendo una consapevolezza di violare la legge.
Gugnin potrebbe affrontare fino a 30 anni di carcere per ogni capo di frode bancaria, un massimo di 20 anni per ogni capo di frode elettronica e fino a 10 anni per non aver implementato un efficace programma di anti-riciclaggio e per non aver presentato rapporti su attività sospette. Inoltre, potrebbe ricevere fino a cinque anni di carcere per cospirazione per frodare gli Stati Uniti.